27 Luglio 2024
Home » Lifestyle » Salute » Dl Rilancio rinnova la sanità | Il Servizio sanitario nazionale cambia volto, tra le novità l’infermiere di quartiere
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Dl Rilancio rinnova la sanità

Il Dl Rilancio rinnova la sanità con una serie di interventi che (per il momento in teoria) dovrebbero garantire un servizio migliore e più completo in tutta Italia.

SPERANZA: “CONTERÀ IL DIRITTO AD ESSERE CURATO, A PRESCINDERE

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza ha sottolineato che “Con i tre miliardi e 250 milioni di euro per la sanità stabiliti nel decreto rilancio si potrà rafforzare in maniera profonda e duratura il nostro Servizio sanitario nazionale”.

Tante cose contano – ha proseguito il Ministro – ma avere un Ssn di qualità è la cosa che conta di più. Poter vivere in un Paese in cui se stai male non conta quanti soldi hai, di chi sei figlio e in che territorio vivi ma hai diritto a essere curato (cosa che fino ad oggi non è mai stata così, ndr), penso che sia il valore più straordinario che dobbiamo tutti saper riconoscere e difendere con ogni energia.

E LE LISTE D’ATTESA ?

Già l’introduzione e l’estensione del Fascicolo sanitario elettronico (che consigliamo di attivare, dopo aver letto la nostra guida) durante la pandemia era stato un passo avanti verso lo svecchiamento e il rafforzamento del Ssn.

Questa serie di interventi predisposti con il Dl Rilancio sicuramente potranno migliorare l’intero Ssn ma, dopo aver letto tutti i punti, non abbiamo trovato nulla riguardo alle liste d’attesa. Un enorme problema che da sempre impedisce a milioni di persone di curare anche delle malattie gravissime inducendo tanta gente a non curarsi per niente o a indebitarsi per ricorrere a costose strutture private.

Le dichiarazioni del Ministro Speranza
LA CORSA ALLA PRENOTAZIONE

Oltre alle parole del Ministro Speranza, ci saremmo dunque aspettati dei chiari, efficaci e immediati interventi per evitare le lunghe liste d’attesa. A maggior ragione in questo momento post Covid-19.

Chissà infatti che corsa alla prenotazione si sta scatenando anche soltanto per prenotare una “semplice” visita di controllo non urgente.

I FONDI PER IL TERRITORIO

Grazie al nuovo decreto saranno stanziati 1,256 milioni di euro che saranno così suddivisi.

ASSISTENZA DOMICILIARE

Verranno implementate sul territorio, con personale dedicato, le azioni terapeutiche e assistenziali domiciliari. L’assistenza ai pazienti al di sopra dei 65 anni di età passerà da 610.741 (4% della popolazione over 65) a 923.500 unità (6,7%).

Raddoppiati i servizi per la popolazione al di sotto dei 65 anni: i 69.882 assistiti a domicilio (0,15% della popolazione under 65) diventeranno 139.728 (0,3%). Risorse stanziate per personale e servizi 733.969.086 euro.

RETE TERRITORIALE E USCA 

Verrà potenziata l’attività di sorveglianza attiva in tutte le Regioni e le Province autonome a cura dei Dipartimenti di prevenzione, in collaborazione con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. Saranno incrementati i controlli nelle residenze sanitarie assistite (RSA), anche attraverso la collaborazione di medici specialisti.

Sul territorio sarà aumentata la funzionalità delle Unità speciali di continuità assistenziale (USCA), deputate al supporto dei servizi di assistenza domiciliare, anche reclutando al loro interno medici specialisti ambulatoriali convenzionati. Risorse stanziate per personale e servizi 61.000.000 euro.

L’INFERMIERE DI QUARTIERE

Previsto il rafforzamento dei servizi infermieristici territoriali, per potenziare l’assistenza domiciliare integrata per i seguenti soggetti:

  • pazienti in isolamento domiciliare;
  • soggetti cronici;
  • disabili;
  • persone con disturbi mentali o in situazioni di fragilità.

Per questo motivo, viene introdotta la figura dell’infermiere di quartiere: 9600 nuovi infermieri (8 ogni 50 mila abitanti) anche a supporto delle Unità speciali di continuità assistenziale (USCA). Risorse stanziate per le nuove assunzioni 332.640.000 euro.

Si aumenta anche, con 10 milioni di euro, la disponibilità del personale infermieristico a supporto degli studi di medicina generale, per fronteggiare l’emergenza.

MONITORAGGIO DOMICILIARE

Per una maggiore sorveglianza sanitaria domiciliare verrà potenziato il monitoraggio, anche attraverso l’uso di app di telefonia mobile. Tutto ciò permetterà di coordinare al meglio i servizi d’assistenza necessari ai pazienti, che riceveranno in dotazione anche i saturimetri per misurare i livelli di ossigenazione, e di individuare subito un eventuale peggioramento clinico di un assistito a domicilio o in una residenza alberghiera, mettendo in moto una tempestiva ospedalizzazione.

A tal fine, saranno attivate centrali operative regionali, dotate di apposito personale e di apparecchiature per il telemonitoraggio e telemedicina. Risorse stanziate per personale, infrastrutture e strumentazioni 72.271.204 euro.

ASSISTENTI SOCIALI

Per la valutazione complessiva dei bisogni dei pazienti e l’integrazione con i servizi socio-sanitari, le Unità speciali di continuità assistenziale (USCA) saranno integrate dalla figura degli assistenti sociali regolarmente iscritti all’albo professionale. Risorse stanziate 14.256.000 di euro.  

STRUTTURE TERRITORIALI DI ISOLAMENTO

Laddove per applicare le misure di isolamento domiciliare e di quarantena, o per ospitare pazienti dimessi dagli ospedali, sia necessario disporre temporaneamente di immobili alternativi al domicilio privato, Regioni e province potranno stipulare contratti d’affitto con strutture alberghiere o di tipologia analoga.

Verranno stanziati fondi per infermieri, operatori tecnici assistenziali, sanificazione, formazione del personale alberghiero, lavanderia, manutenzione delle strutture. Risorse stanziate 32.497.693 euro.

Dl Rilancio rinnova la sanità: I FONDI PER GLI OSPEDALI

Saranno stanziati 1,467 milioni di euro per rinnovare e migliorare gli ospedali e le terapie intensive. Inoltre la realizzazione di Covid-Hospital, rafforzamento di ospedali mobili e pronto soccorso.

COVID-HOSPITAL

Verrà incrementata e resa stabile la realizzazione di Covid-Hospital (fondamentali nella strategia contro il virus) perché gli ospedali misti facilmente moltiplicano il contagio.

Saranno strutture ad alto valore aggiunto in termini di innovazione, tecnologia e competenze, dedicati esclusivamente ai pazienti Covid-19. Che saranno curati da personale adeguatamente formato, all’interno di spazi strutturalmente distinti.

TERAPIE INTENSIVE E OSPEDALI MOBILI

Vengono consolidati stabilmente 3.500 posti in più in terapia intensiva. Si passa da un numero di 5.179 (pre-emergenza) a 8.679, con un incremento del 70%. A questi si aggiunge la predisposizione alla terapia intensiva, con la sola implementazione di ventilazione meccanica e monitoraggio, di 2.112 posti letto di terapia semintensiva.

Inoltre, si aggiungono 300 posti letto di terapia intensiva suddivisi in 4 strutture movimentabili, pronte per essere allestite in breve tempo nelle zone ad accresciuto fabbisogno. Questo porta la disponibilità di terapie intensive a 11.091 posti letto di terapia intensiva, + 115% rispetto alla disponibilità in pre-emergenza.

TERAPIE SEMINTENSIVE  

Si incrementano stabilmente su tutto il territorio nazionale anche 4.225 posti letto di terapia semintensiva, di cui, come detto, il 50% prontamente convertibile in terapia intensiva. Potranno, cioè, essere trasformati immediatamente in vere e proprie postazioni di rianimazione con la sola integrazione di apparecchiature di ventilazione e monitoraggio.

PRONTO SOCCORSO

Tutti i pronto soccorso e DEA verranno ristrutturati e riorganizzati, prevedendo la separazione delle strutture, l’acquisto di attrezzature, la creazione di percorsi distinti per i malati Covid-19 e di aree di permanenza per i pazienti in attesa di diagnosi.  

COVID-AMBULANCE

Verranno acquistati mezzi di soccorso H24 ad alto biocontenimento, da utilizzare per trasferimenti di pazienti Covid-19, per dimissioni protette o per trasporti interospedalieri.

Prevista anche la dotazione di personale dedicato con medico, infermiere e autista/barelliere.

I FONDI PER IL PERSONALE SANITARIO

526 milioni di euro per il personale sanitario, per ulteriori assunzioni, per la formazione.

INCENTIVI AL PERSONALE SSN

Previsto l’incremento delle risorse per straordinari del personale ospedaliero, indennità contrattuali, produttività e risultato. Risorse stanziate 190.000.000 euro.

RISORSE PER ULTERIORI ASSUNZIONI

Stanziati altri 241.000.000 euro da destinare a ulteriori assunzioni in ambito ospedaliero e SSN.

FORMAZIONE

Previsto un incremento di 4.200 borse di specializzazione in area medica. In particolare, saranno aumentate le borse in anestesia e rianimazione, medicina d’urgenza, pneumologia, malattie infettive e loro specialità equipollenti.

FONTE: Ministero della Salute.

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